Aldo Rossi – Tecnoparco del Lago Maggiore. (Fondo Toce, Verbania, 1993)

Il Tecnoparco del Lago Maggiore a Fondo Toce di Verbania è un progetto di Aldo Rossi con Giovanni da Pozzo e E. Guanzani del 1992 . E’ una struttura nata per catalizzare lo sviluppo di piccole attività industriali all’interno di una sorta di cittadella. Si sviluppa su una superficie costruita di 1570 metri quadrati suddivisi in spazi industriali, laboratori ed uffici di vario taglio. E’ un campus tecnologico dove diverse attività comunicano fra loro mediante un’edificio centrale, monumentale, centro nevralgico di un sistema ordinato all’interno di una maglia perpendicolare.

Aldo Rossi, Parco Tecnologico del Lago Maggiore. Tecnoparco. Fotografia di Fattourbano.

E’ un complesso esemplificativo della visione matura di Rossi, ormai ben lontana da quel brutalismo che si può notare nella Scuola di Broni o nel Monumento ai Partigiani di Segrate. Si parla di un Aldo Rossi che ricompone la città mediante un gioco di forme e di colori. Qui si riconosce la componente intellettuale nella strategia progettuale di Aldo Rossi, esaltata dall’utilizzo preciso e riadattato di pezzi di città, di memorie. Pensieri che si fondono in una nuova e ritrovata originalità, una modernità che si dichiara con la semplice ricomposizione di forme elementari che si ispirano ai grandi edifici gloriosi del passato. La stessa grossa griglia simmetrica richiama lo schema urbanistico romano, riconcepito e riadattato allo scopo.

Aldo Rossi, Parco Tecnologico del Lago Maggiore. Tecnoparco. Fotografia di Fattourbano

Caratteri tipologici e distributivi

Il Tecnoparco del Lago Maggiore si configura come un incubatore di diverse attività, tecnologiche e di ricerca, e si sviluppa mediante un’operazione di natura urbanistica. I rapporti di contrasto tra spazi aperti e chiusi, così come piazze e incroci, portano il pensiero verso i grandi campus universitari americani, in qualche modo testimonianza di tecnologia e modernità. Il principio fondamentale distributivo è quello di uno schema urbanistico romano. Si entra attraversando due torri simboliche, che dichiarano l’accesso alla città. In un sistema di cardo e decumano si innestano i vari laboratori e gli spazi produttivi. All’incrocio tra le due strade principali si ritrova l’edificio dei servizi, una zona collettiva dove si svolgono le funzioni aperte al pubblico correlate agli spazi di lavoro circostanti. L’edificio con la sua monumentalità ricomposta è simbolo dell’intero sistema, mostrandosi sin dall’ingresso al parco con la torre centrale con orologio.

Gli spazi industriali si suddividono in:

– Spazi industriali e laboratori di diverso taglio, collocati a pianterreno;

– Uffici, ai piani superiori;

– Edificio centrale, a servizio collettivo.

I vari tagli dei laboratori sono studiati per supportare piccole aziende nella fase iniziale, con possibilità poi di spostarsi all’interno del parco tecnologico in spazi più consoni a realtà già avviate.

Aldo Rossi, Parco Tecnologico del Lago Maggiore. Tecnoparco. – Fonte immagine

Ulteriori Considerazioni

Tecnoparco di Verbania è un complesso che non trova successo negli anni successivi alla costruzione. Nel 2015 la Società Tecnoparco Spa viene messa in liquidazione per pagare i creditori, in conclusione ad una storia imprenditoriale durata un ventennio, iniziata male e finita anche peggio. I vari lotti vennero quindi messi in vendita. Ci fu una manifestazione di interesse da parte della provincia del Vco sull’acquisto degli edifici per stabilire la propria sede.

Il parco tecnologico è stato progettato come una realtà di supporto per aziende che scommettono sulla ricerca e l’innovazione. La potenzialità di questo progetto è stata senza dubbio sottovalutata (o forse incompresa) ai tempi di costruzione ma anche successivamente. E’ forse una costruzione piu’ valida oggi, per fruibilità e funzionalità. Con l’esplosione delle startup tecnologiche e dei relativi incubatori oggi Tecnoparco è un possibile spunto progettuale, aiuta a riflettere sui bisogni di nuovi mercati fatti da aziende giovani ed innovative.

Tecnoparco si manifesta oggi come un complesso costruito prima di un’epoca sufficientemente matura per il format. E’ una maniera di intendere la produzione scientifica e tecnologica che legge i vari stadi di evoluzione delle piccole realtà industriali. Le vicessitudini che han portato il complesso ad un fallimento economico sono lontane dalle potenzialità invece intraviste da Rossi nella sua ultima fase progettuale. All’interno si trovano caratteri analoghi ad una società che verrà oltre ventanni dopo. La prematura morte di Aldo Rossi non gli permise di vedere con i propri occhi l’enorme verità inserita all’interno del suo messaggio urbano, politico, sociale. 

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Analogie e riferimenti

Nel disegno fatto da Aldo Rossi nel 1996 ci sono una serie di analogie, disposte come figurine in una sorta di ricomposizione della città. Fra queste si possono chiaramente leggere e riconoscere diversi simboli urbani, tra cui la Torre di Babele, la piramide, la torre della Chiesa di Maastricht, un’insieme di tre costruzioni palatine parallele con collegamento aereo.

Sketch e disegni

Aldo Rossi, Parco Tecnologico del Lago Maggiore. Tecnoparco. Sketch
Aldo Rossi, Parco Tecnologico del Lago Maggiore. Tecnoparco. Sezione del centro servizi

Bibliografia di riferimento

Aldo Rossi. Tutte le opere. Ediz. illustrata – di  Arduino Cantafora  (Autore), Aldo Rossi  (Autore), A. Ferlenga  (a cura di)

Aldo Rossi – Opera Grafica, Incisioni, litografie, serigrafie. Ediz. illustrata – di  G. Celant  (a cura di), S. Huijts  (a cura di)

Links

Fondazione Aldo Rossi – Scheda Progetto

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