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La Chiesa della Luce di Tadao Ando è una delle opere più famose e riconosciute dell’architetto giapponese. L’edificio religioso nasce in una scatola pura, che viene recisa da un muro inclinato di 15 gradi in modo violento. Così le forme minimali, i tagli nelle murature e la propensione verso un’umiltà dei materiali rendono questa Chiesa una interpretazione originale e innovativa del pensiero religioso.
MATERIALI E RAPPORTO INTERNO ESTERNO
L’edificio si conforma in una grande scatola di cemento. Quindi i muri vengono recisi per dare un rapporto con l’esterno, mediante il materiale principale di questo progetto: la luce. In particolare la combinazione di luce, cemento a vista e legno grezzo (ricavato da assi da ponte) stabilisce il rapporto con il contesto. Difatti il rapporto tra uomo e natura viene simboleggiato mediante il simbolo della croce che si proietta sul pavimento della chiesa nelle varie ore solari. Conseguentemente è possibile comprendere che in questa chiave che Tadao Ando riesce a interpretare in maniera inedita il concetto di Chiesa in rapporto al tessuto urbano.
Il contesto in questo progetto (come in altri) viene rielaborato, stilizzato e plasmato nella modellazione della luce. Per meglio dire per Tadao Ando l’architettura è in grado di ridurre la natura ad elementi originali: acqua, vento, acqua, aria. Difatti in tutti i suoi progetti si legge una capacità di stupire sviluppando giochi di astrazione che riescono a interfacciarsi con le geometrie. In altro modo le aperture sono una sintesi di un processo estremamente complesso che ha come risultato tangibile un principio di semplicità. In particolare la composizione di elementi semplici, dell’utilizzo di linee e blocchi volumetrici puri sono atti a creare un campo magnetico. E questa volontà permette a queste opere di esercitare mediante la loro relazione un effetto a distanza nello spazio. In realtà lo spazio si carica e si trasforma in un campo, dove si sviluppa questa energia.
DISEGNI
DESCRIZIONE DEL PROGETTISTA
BIBLIOGRAFIA
- Bertoni F, Architettura Minimalista, Firenze, La Biblioteca Editrice
- Portoghesi P., I grandi architetti del novecento, Roma, Newton Compton Editori
RIVISTE
- Rivista Domus 712 (Gennaio 1990)
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Architetti per lavoro e per passione. Innamorati di grafica e di fotografia. Abbiamo fondato questo blog durante il lockdown per il Coronavirus del 2020 per dare il nostro punto di vista riguardo opere di architettura a nostro parere significative nella dinamica dello sviluppo urbano.