Questo è uno dei primi esperimenti di Kenzo Tange verso un’architettura modulare, modificabile ed ampliabile all’infinito. La distinzione tra progettazione architettonica e pianificazione urbana vanno verso una direzione univoca, nella ricerca di un modulo urbano che possa essere ampliato in un secondo momento, e possa essere rivisto nel tempo.
Vi sono 16 enormi pilastri in calcestruzzo che sorreggono il palazzo, del diametro di 5 metri che ospitano scale / tubazioni / accessori utili al fabbricato. Sono lasciate intenzionalmente vuote 3 di queste colonne, per poter ospitare le esigenze di un ipotetico ampliamento futuro.
L’edificio è stato modificato nel 1974 sempre su progetto di Tange, vengono chiuse alcune cavità tra i piani al fine di utilizzarne la superficie.
Tutt’oggi il fabbricato è utilizzato da una emittente televisiva, una radio e un giornale.
BIBLIOGRAFIA
- P.Riani, Kenzo Tange, Sadea/Sansoni, Firenze 1969
- Tolic I., Kenzo Tange, Milano, 24 Ore Motta Cultura srl.
- B.Bognar, The Japan Guide, Princeton Architectural Press, New York 1995
Architetti per lavoro e per passione. Innamorati di grafica e di fotografia. Abbiamo fondato questo blog durante il lockdown per il Coronavirus del 2020 per dare il nostro punto di vista riguardo opere di architettura a nostro parere significative nella dinamica dello sviluppo urbano.