Gae Aulenti – Museo d’Orsay (Parigi, Francia, 1980 – 1986)

Il Museo d’Orsay è un’esempio di riutilizzo e di riconversione di strutture importanti, e nella fattispecie uno dei primi di conversione da stazione ferroviaria a museo. Questa conversione riguarda la Gare d’Orsay, opera di Victor Laluox inaugurata nel 1900. La struttura è caratterizzata da importanti strutture in ferro e di un ricco apparato decorativo, e si colloca in una zona strategica della città, nelle vicinanze del Louvre.

Gae Aulenti – Museo d’Orsay, interni – Copyright Mariano De Angelis

IL PROGETTO

Viene indetto un concorso internazionale di riconversione della stazione, vinta da Gae Aulenti. Il progetto si basa sul contrappunto formale con la preesistenza, negando in qualche caso la grandiosità della struttura. Il carattere formale dei grandi pannelli installati all’interno è stilisticamente molto diverso dalla preesistenza. Questi grandi pannelli vengono installati secondo l’asse delle rotaie. Vengono percepite come pareti attrezzate abitabili, dove vengono esposte opere d’arte francesi del XIX secolo. I percorsi vengono poi disposti in senso ortogonale, e mediante percorsi secondari trasversali il visitatore ha la possibilità di creare un proprio itinerario personale.

Gae Aulenti – Museo d’Orsay, Sezione

I corpi di fabbrica collegati alla stazione fanno parte del progetto, in tutte quelle zone si distribuiscono aree espositive. Oltre alla grande galleria vi sono anche altri corpi annessi, di diverse forme e volumi, garantendo un’esperienza diversa e originale che si adatta alle oltre 4000 opere esposte. Questo progetto è un’esempio riuscito, un tentativo di frammentarietà ricomposta, riordinata e riomologata, in una situazione di reinterpretazione degli usi degli edifici che fanno parte del nostro patrimonio architettonico.

In questo come in altri progetti di Gae Aulenti il progetto delle luci è fatto in collaborazione con Piero Castiglioni. E’ un progetto di luce integrata naturale / artificiale dall’alto che unisce i vari spazi espositivi, di fondamentale importanza per spazi volumentricamente disomogenei ma perfettamente comunicanti.

BIBLIOGRAFIA

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